Comodo, pratico, ma soprattutto sostenibile. Il caricabatterie universale è realtà e verrà introdotto definitivamente nel 2024 su tutti i device: a decretarlo è stato il Parlamento Europeo, che a Strasburgo ha preso questa decisione epocale. Oltre a vantaggi per gli utenti, che potranno utilizzare un solo cavo, il pronunciamento punta a contrastare l’emergenza dovuta ai rifiuti elettronici, che sono una vera e propria piaga contemporanea.
Risparmi per gli utenti e cura per l’ambiente
In base alle stime effettuate, si ipotizza che i nuovi obblighi aiuteranno i consumatori a risparmiare fino a 250 milioni di euro l’anno sull’acquisto di caricabatterie inutili, liberando l’ambiente di circa 11mila tonnellate di rifiuti elettronici. Soddisfazione da parte della Sima, la Società italiana di medicina ambientale, che commenta così questa storica decisione: “I rifiuti elettronici sono la categoria di rifiuti che cresce più velocemente nell’Ue e ogni anno in Europa vengono prodotte circa 51mila tonnellate di rifiuti elettronici, 44,7 milioni di tonnellate nel mondo, con un impatto negativo sull’ambiente considerato che i dispositivi elettronici ed elettrici gettati contengono materiali potenzialmente nocivi che generano inquinamento e aumentano i rischi per le persone addette allo smaltimento”, spiega il presidente, Alessandro Miani. In Italia si stima che ogni cittadino produca circa 16,6 kg di rifiuti elettronici all’anno, ma raramente si esegue un corretto smaltimento di tali prodotti: nel nostro Paese solo il 32,1% dei rifiuti elettronici viene riciclato, contro una media Ue di circa il 40%. “Sul tema sono stati fatti enormi passi avanti, col numero di caricabatterie elettronici passato dai 30 modelli diversi del 2009 alle 3 tipologie standard attualmente in commercio – spiega Miani, come riporta Adnkrronos-. L’introduzione di un caricatore universale, quindi, avrà innegabili vantaggi sul piano ambientale, perché permetterà di abbattere le quantità di rifiuti elettronici prodotte ogni anno da cittadini che utilizzano smartphone, tablet e altri apparecchi”.
Cosa accade dal 2024
Sul piano pratico, invece, cosa accade nelle nostre case e nei nostri uffici? Entro la fine del 2024, tutti i telefoni cellulari, i tablet e le fotocamere in vendita nell’Unione Europea dovranno essere dotati di una porta di ricarica Usb-c. Dalla primavera 2026, l’obbligo si estenderà ai computer portatili. Il Parlamento a Strasburgo si è espresso in modo compatto, con un totale di 602 sì, 13 no, 8 astenuti. Indipendentemente dal produttore, tutti i nuovi telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, auricolari e cuffie, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, cuffiette e laptop ricaricabili via cavo, che operano con una potenza fino a 100 Watt, dovranno essere dotati di una porta USB-C.