GenZ: i trend che i marketer europei devono considerare

In Europa la popolazione tra 14-27 anni è pari a 48,5 milioni di persone, di cui 7,6 milioni in Italia. Pur trattandosi di un segmento meno ampio rispetto alle generazioni precedenti (i Boomer sono quasi 70 milioni), i GenZ continuano a essere al centro delle attenzioni delle aziende.
Ma quali sono i trend che i marketer devono tenere in considerazione, e le domande che devono porsi?

Anzitutto, nonostante gli stereotipi sulla loro pigrizia, dall’Osservatorio Eumetra emerge l’ambizione e il desiderio di guadagnare, ma anche poter lavorare da casa e per gestire meglio l’equilibrio con la vita privata.
Che il denaro a disposizione provenga dal lavoro o dalla ‘paghetta’, poi, la grande maggioranza dei GenZ qualcosa vuole risparmiare. Un aspetto che i player del settore finanziario devono considerare.

Nuovi stili di acquisto e pagamento

Se i social sono anche un modo per esplorare brand o prodotti e fare acquisti, si affermano nuove pratiche di pagamento, come il Buy now, pay later’. Ma è il benessere mentale la meta più ambita dei giovani.
L’ansia è in parte condizionata dai social media e dalla proposta di corpi irrealistici, minacce sui cambiamenti climatici e video di guerra. Il costo della psicoterapia per alcuni è insostenibile. Cosa possono fare i brand per supportare i giovani?

E come è cambiata la relazione con il proprio corpo rispetto al passato? Persiste l’inseguimento di modelli irrealistici o c’è una maggiore accettazione di sé e delle diverse caratteristiche individuali?

Eco-ansia, cambiamenti climatici, sostenibilità

È nota la sensibilità e l’attenzione delle nuove generazioni verso i temi della sostenibilità nella declinazione ambientale e sociale. Otto GenZ su 10 ritengono che sia importante prendere misure urgenti per combattere il cambiamento climatico. Ma cosa fa la Gen Z concretamente per contribuire a cambiare la situazione attuale? Qual è il peso di questi temi sulla loro visione del futuro?

Quanto alla TV, quella lineare non è molto seguita dai GenZ, ma anche la TV in streaming deve competere con la visione di video o altro sulle diverse piattaforme online. Qual è la frequenza di esposizione a questi media? Che tipologie di contenuti sono preferiti?

Un nuovo immaginario per tante domande

Che ruolo ha la socializzazione fra i gamer della Gen Z? E quanto è diffuso il gioco con vincite in denaro? E ancora, quali sono le serie di fiction preferite? E i gruppi o i cantanti preferiti? Gli influencer seguiti? O quelli più associabili ai singoli settori? Qual è il peso dell’influenza di questi ultimi?

Le prime edizioni dell’Osservatorio Eumetra hanno evidenziato un atteggiamento decisamente diverso nei confronti delle marche rispetto alle altre generazioni. Meno legati alla notorietà e alla storicità della marche, i GenZ si attendono di avere qualcosa in ritorno dalle aziende e prestano particolare attenzione alle testimonianza di consumatori reali.
Insomma, come i brand possono coinvolgere i GenZ, e quali sono gli stili e i linguaggi di comunicazione più adatti a parlare con loro?

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