Metaverso, quanti falsi miti da sfatare

L’anno scorso, la novità tecnologica che ha catturato l’attenzione di tutti è stato il Metaverso. Successivamente, si è parlato di “flop”, di investimenti diversi da parte di Meta e di una tecnologia quasi obsoleta. Ma il Metaverso è davvero già morto? E se esiste, che cosa è veramente? Prima di tutto, è opportuno fare chiarezza. Il Metaverso è un ecosistema immersivo, persistente, interattivo e interoperabile, composto da diversi mondi virtuali interconnessi. Gli utenti possono socializzare, lavorare, fare transazioni, giocare e creare asset, accedendo tramite dispositivi immersivi. Questa definizione è data dall’Osservatorio Extended Reality & Metaverse del Politecnico di Milano.

Il pieno Metaverso non esiste ancora

Il Metaverso rappresenta la prossima grande evoluzione dell’interazione online, ma non esiste ancora. Tuttavia, ha attirato l’interesse di molte aziende, che stanno esplorando le opportunità di business all’interno di mondi virtuali. In Italia, si stima che ci siano 1,4 milioni di utenti internet con più di 18 anni che frequentano almeno uno dei 212 mondi virtuali attualmente esistenti.

Vero o no?

Ci sono diversi falsi miti attorno al concetto di Metaverso. In prima battuta, si sente dire che esistono più Metaversi: falso! Il Metaverso è uno solo, composto da mondi virtuali interoperabili e interconnessi tra di loro. Ancora, è opinione diffusa che il concetto di Metaverso sia stato ideato da Facebook nel rebranding in Meta: falso! Il termine Metaverso è stato affrontato nel corso degli ultimi trent’anni in diversi campi, e Meta lo ha ripreso per rappresentare una rivoluzione digitale portata dalle tecnologie di Extended Reality. Ancora, il Metaverso è quasi sempre assimilato alla realtà virtuale: falso! La realtà virtuale è una tecnologia immersiva, ma il Metaverso è un concetto più ampio, composto da mondi virtuali interconnessi. Per la stessa ragione, non è vero che il Metaverso sia accessibile solo tramite un visore. Il Metaverso è raggiungibile da smartphone, PC o visore. L’hardware di accesso cambia l’immersività dell’utente, ma non ne preclude gli aspetti funzionali.

Non solo gaming: le infinite applicazioni

Un altro falso mito riguarda il fatto che il Metaverso sia solo gaming: non è così! Sebbene oggi sia associato principalmente alle attività di gaming, potrebbe generare opportunità in molti altri ambiti applicativi. In primis, il Metaverso avrà legami con il mondo reale. Le attività nei mondi virtuali possono avere collegamenti con il mondo fisico e viceversa. Poi, potrà servire alle imprese per fare business: il Metaverso potrebbe rappresentare una possibilità per le aziende di ampliare la loro offerta e raggiungere nuovi utenti. Precisando che il Metaverso non sinonimo di Web3 (potrà farne parte, ma non è la stessa cosa), non è nemmeno detto che ingloberà tutti i progetti di Extended Reality. Le aziende dovranno valutare se l’impiego del Metaverso sia utile per raggiungere uno scopo specifico. Infine, il Metaverso non è morto perché quello vero, con tutte le sue caratteristiche peculiari, non esiste ancora. Quello che vediamo oggi potrebbe solo essere il preludio di quello che sarà.

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