Spirito imprenditoriale, in tempi di virus aumenta tra giovani e donne

Il Covid-19 metterà il freno ad alcune nostre libertà, ma di certo non blocca lo spirito imprenditoriale di diverse categorie, in particolare le donne e le giovani generazioni. A dirlo è nuovo sondaggio Ipsos, condotto in 28 Paesi tra oltre 20.000 intervistati, che ha rivelato che un terzo degli adulti in tutto il mondo mostra un livello molto elevato di spirito imprenditoriale. L’Entrepreneurial Spirit Index di Ipsos considera 18 caratteristiche imprenditoriali chiave a livello globale, che vanno dall’etica del lavoro alla propensione di assunzione dei rischi. 

Paese che vai, differenze che trovi

Tra gli aspetti emersi dal sondaggio il primo ad apparire è il fatto che lo spirito imprenditoriale varia, e anche di molto, da Paese a Paese. Ad esempio la Colombia si posizione al primo posto, seguita da Sud Africa e Perù; invece, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Corea del Sud e Giappone si collocano in fondo alla lista. Su 28 Paesi considerati, l’Italia si piazza al 13° posto con una percentuale del 29% (in linea con la media globale pari al 32% e in aumento del 5% rispetto al 2018). Molti esperti ed economisti affermano che l’imprenditorialità è fondamentale per una ripresa economica e che un’economia rinnovata dipenderà in gran parte dall’attività imprenditoriale dei cittadini. Insomma, una piccola carica di ottimismo per il futuro che ci attende.

La pandemia ha messo in moto l’imprenditorialità

Tra gli altri risultati più significativi del sondaggio, si scopre che la pandemia ha messo in moto la voglia di fare, tanto che 3 imprenditori su 10 hanno avviato un’attività imprenditoriale proprio nell’ultimo anno. In particolare, lo spirito imprenditoriale è più alto tra i Millennials e la Gen. X, nonché tra chi possiede un livello di istruzione e reddito superiore. Ma è aumentato molto anche fra le donne e pure tra le categorie che possiedono un livello d’istruzione e reddito più basso.

Le criticità nelle varie aree del mondo

Tuttavia, esistono delle ombre, come quella sulle disparità di genere ancora esistenti. Per la maggior parte degli intervistati, le donne non ricevono un trattamento equo quando cercano di avviare un’attività imprenditoriale. Soltanto in 5 dei 28 Paesi esaminati – Cina, Arabia Saudita, India, Malesia e Turchia – si ritiene che le donne siano trattate in modo equo. Tra le restanti 23 posizioni, l’Italia rientra tra i Paesi più convinti che la disparità di genere sia ancora molto elevata (25% vs. 37% a livello globale). Ancora, dal sondaggio emerge che, a livello globale, solo il 29% dà giudizi positivi all’assistenza da parte del proprio Governo agli imprenditori. Si ritiene che il governo stia facendo un lavoro migliore in India, Polonia, Malesia e Messico, mentre le valutazioni più basse si riferiscono a Belgio, Perù, Ungheria, Giappone e purtroppo Italia.

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