L’e-commerce come strumento contro l’inflazione: cosa pensano gli italiani?

La principale preoccupazione degli italiani secondo una recente survey condotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Amazon è l’inflazione, ritenuta il principale problema del paese dal 70% degli intervistati. La ricerca è stata presentata presso la Sala Zuccari del Senato a Roma e ha rivelato che il potere d’acquisto degli italiani si è ridotto nell’ultimo anno, con il 90% degli intervistati che ha dichiarato di prestare maggiore attenzione ai prezzi. Inoltre, il 60% degli intervistati ritiene che l’e-commerce abbia contribuito a contenere l’inflazione, consentendo loro di mantenere o aumentare il proprio potere d’acquisto.

Per 7 italiani su 10 il caro prezzi è il primo problema del Paese

L’economia italiana ha subito una forte pressione inflattiva a causa della ripresa post-pandemia e della guerra tra Russia e Ucraina nel 2022, con un tasso medio di inflazione dell’8,9% nell’ultimo anno. Sette italiani su dieci considerano l’incremento dei prezzi e il costo della vita come il principale problema del Paese, con la disoccupazione al secondo posto.

Il 60% degli italiani ritiene l’e-commerce un canale economico

Nove italiani su 10 affermano che il proprio potere d’acquisto si sia ridotto nell’ultimo anno, con le fasce d’età più colpite fra i 46 e i 60 anni e gli over-60. Per questa ragione, i consumatori italiani dichiarano che modificheranno i propri comportamenti d’acquisto nel 2023, in termini di maggiore attenzione ai prezzi (64,8%) e ricerca di promozioni e sconti (56,2%). Secondo lo studio, l’e-commerce gioca un ruolo importante nell’attuale contesto socio-economico, con il 60% degli intervistati che ritiene che abbia contribuito a contenere l’inflazione, consentendo loro di mantenere o aumentare il proprio potere d’acquisto. In particolare, i più giovani e quelli con livelli di istruzione più elevati percepiscono maggiormente l’economicità del canale online. “La percezione del beneficio del commercio online sul potere d’acquisto è poi maggiore dove l’inflazione ha colpito di più e, principalmente, nel Mezzogiorno” sottolinea lo studio, secondo cui i benefici del commercio elettronico non si riferiscono solamente ai prezzi, ma anche alla maggior reperibilità e alla più ampia offerta online di molti prodotti, in particolar modo nei Comuni più piccoli.

Fai scoprire il nostro blog!