Laurea e lavoro: il tasso di occupazione è più alto fra i laureati

Quanto può fare la differenza avere una laurea sul mercato del lavoro? Secondo i risultati del report annuale dell’OCSE, dal titolo Education at a Glance 2022, in Italia il tasso di occupazione dei laureati è decisamente superiore a quello dei non laureati. Se infatti si considerano i laureati tra i 20 e i 64 anni il tasso di occupazione è pari al 79,2%, mentre tra le persone con il solo diploma di scuola superiore la percentuale si abbassa al 65,2%.

In Italia i laureati sono poco più del 20% della popolazione

“La laurea figura come requisito fondamentale in un numero sempre più alto di ricerche di personale – spiega Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera -. Ma va sottolineato anche che nel nostro paese il numero di laureati resta ancora relativamente basso, con poco più del 20% della popolazione in possesso di un titolo di questo tipo, contro alla media UE del 32% circa”.
Di certo ‘non passare’ per l’università non significa restare esclusi dal mercato del lavoro. Come sottolinea Adami, “ci sono settori in cui il fabbisogno di diplomati resta altissimo: penso ai trasporti e alla logistica, al settore agro-alimentare, alle costruzioni, o al settore amministrativo”.

Medicina, Professioni sanitarie e Servizi Sociali le più “spendibili”

Non va peraltro dimenticato che non tutti i percorsi di laurea presentano la stessa ‘spendibilità’ del titolo sul mondo del lavoro. Guardando ai dati OCSE si scopre, ad esempio, che la laurea che permette di trovare più facilmente il lavoro in Italia resta quella in Medicina, con un tasso di occupazione dell’89%, pari peraltro a quello delle lauree in Professioni sanitarie e in Servizi Sociali.
All’88% è invece il tasso di occupazione di chi possiede una laurea in Ingegneria oppure in Informatica, e si attesta all’85% quello di chi può vantare una laurea in Economia. Risulta invece più difficile trovare lavoro con una laurea in facoltà Umanistiche o Arte. In questo caso il tasso di occupazione è del 76%, ma comunque superiore a quello di chi possiede il solo diploma.

Con la laurea raddoppia lo stipendio

Anche lo stipendio dei laureati si presenta maggiore, tanto che guardando all’arco dell’intera vita lavorativa il guadagno di chi possiede una laurea è mediamente doppio rispetto a quello di chi non vanta un titolo di istruzione secondaria superiore. Questo, considerando che in Italia a un anno dal conseguimento della laurea si percepisce uno stipendio medio di 1.340 euro. Media che sale a 1.407 nel caso delle lauree di secondo livello.

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