Gli edifici intelligenti fanno risparmiare circa 14 miliardi di euro 

Poiché il 56% degli edifici in Italia risulta di classe energetica F e G è più che mai urgente avviare la riconversione in chiave efficiente e smart. Riconvertire, dove possibile, gli edifici italiani dotandoli di tecnologie smart consentirebbe infatti di ridurre i consumi energetici del 20-24% all’anno e quelli idrici del 4-5%, tagliando tra il 19 e il 28% delle emissioni di CO 2 del settore edilizio.
Ciò consentirebbe un risparmio tra i 12 e i 14 miliardi di euro a livello di Sistema-Paese, tradotto ogni anno in un risparmio netto complessivo pro-capite circa pari a 230 euro. Sono i risultati del Rapporto Strategico della prima edizione della Community Smart Building, la piattaforma di confronto avviata da The European House – Ambrosetti nel 2022.

Le tecnologie per la trasformazione

La trasformazione degli edifici può essere messa in atto utilizzando strumenti e tecnologie correnti. L’Italia nel 2021 è il terzo Paese in Europa per la quota di brevetti nelle tecnologie di mitigazione del cambiamento climatico legate agli edifici (7,4%), dietro solo a Germania (35,1%) e Francia (15,4%).
In particolare, un Edificio Intelligente si basa su tecnologie quali Building Management Systems (BMS) e applicazioni digitali e di gestione. Grazie alle piattaforme di integrazione e controllo queste tecnologie sono in grado di interagire e integrarsi con le tecnologie e i prodotti all’interno dell’edificio. Ovvero, impianti di produzione e distribuzione dell’energia, connettività, raffrescamento e riscaldamento, sicurezza, gestione della risorsa idrica, illuminazione, comfort e well-being, sensori e attuatori, elevatori e smart meter.

Tre proposte per favorire la diffusione degli Smart Building

La Community Smart Building ha identificato tre ambiti di policy da cui è necessario partire per avviare il percorso di riconversione efficace ed efficiente.
Il primo è definire gli standard per affermare una definizione univoca di Edificio Intelligente, nonché inserire nei regolamenti edilizi dei Comuni italiani fondi strutturati e con capacità di spesa per l’efficientamento idrico negli edifici.
Il secondo è sviluppare un modello operativo per la sostenibilità degli investimenti, adottando come modello operativo generale uno schema di ‘obblighi incentivati’.
E il terzo è favorire filiere industriali ed ecosistemi dell’innovazione legati alle tecnologie smart per gli edifici.

La base per la costruzione della Smart City

Gli Smart Building completamente integrati sono l’elemento base per la costruzione di una Smart City, che abbia come obiettivo principale una società tecnologicamente adeguata all’individuo. Un individuo al centro di un ambiente sostenibile, inclusivo e socialmente avanzato, che integra servizi innovativi data driven, trasforma gli spazi, massimizzando le opportunità di scelta personale e di privacy in ottica Società 5.0.
Massimizzazione del risultato e contenimento degli investimenti impongono una progettazione integrata, che partendo dai materiali, attraverso impianti, devices, tecnologie e connettività basati su standard evoluti, arrivi allo sviluppo di servizi avanzati alla persona e alla comunità.

Fai scoprire il nostro blog!