Gen Z, quali sono i rischi delle challenge online?

La Generazione Z è cresciuta con uno smartphone in mano, uno strumento che li connette al mondo ma che, allo stesso tempo, li espone a rischi globali. Tuttavia, i ragazzi non hanno ancora maturato le competenze necessarie per gestire consapevolmente questa tecnologia. Sono impreparati a farlo dal punto di vista fisiologico.
Questa situazione li ha portati ad affrontare sfide sociali, alcune delle quali possono essere pericolose. Un esempio è la “Hot Chip Challenge”, una sorta di gara in cui i partecipanti devono mangiare patatine estremamente piccanti senza bere o cercare di lenire il bruciore. Tale fenomeno, che si è diffuso online, ha già causato malori ed è aperto anche ai minori, dato che il prodotto viene venduto in una confezione a forma di bara su Internet.

Oltre il 6% dei teenager ha partecipato a sfide social

Claudia Mortali, ricercatrice presso il Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità, segnala che circa il 6,1% degli studenti italiani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ha partecipato almeno una volta a sfide social. Le challenge legate al cibo sono particolarmente diffuse, spesso importate da altri Paesi, grazie alla globalizzazione. I video che le documentano superano facilmente i confini. Queste gare sono popolari tra i giovani perché sembrano meno pericolose rispetto ad altre attività estreme.
Tuttavia, i rischi sono reali, anche se inizialmente l’obiettivo potrebbe essere semplicemente quello di divertirsi.

Mortali sottolinea che, sebbene le social challenge non costituiscano una dipendenza, sono comunque comportamenti pericolosi legati a un uso distorto dei cellulari e dei social media. Inoltre, chi è già a rischio di sviluppare dipendenze è più incline a partecipare a queste sfide. Le challenge social sono più diffuse tra gli 11-13enni, mentre sembrano diminuire leggermente tra i più grandi, nella fascia 14-17 anni. L’imitazione tra coetanei è un fattore significativo che può portare a comportamenti incontrollati.

Rischio dipendenza?

La ricerca condotta da Mortali ha rilevato che le social challenge aumentano il rischio di dipendenza da social media o videogiochi, così come il rischio di isolamento sociale. Questi problemi sono più diffusi nel Sud e nelle Isole italiane.
È importante notare che i ragazzi di queste fasce d’età non sono completamente consapevoli delle conseguenze dei loro comportamenti. Il loro cervello non è ancora completamente sviluppato, e il lobo prefrontale, che controlla l’impulsività e la presa di decisioni, non è ancora pienamente formato fino a circa i 24 anni.

Il ruolo dei genitori 

Oltre ai rischi connessi alle sfide sociali, l’uso distorto del cibo può contribuire a disturbi alimentari. Pertanto, è importante che i genitori monitorino l’uso dei dispositivi mobili da parte dei loro figli e prestino attenzione al tempo trascorso online.
Inoltre, è fondamentale mantenere una comunicazione aperta e un rapporto con i giovani, in modo da rilevare segnali di pericolo e insegnare loro un uso responsabile e sicuro della tecnologia. 

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