Pubblicità, nel 2021 torneranno a crescere gli investimenti

Potrebbe sembrare un’indicazione riservata a pochi addetti ai lavori, ma invece è un segnale che dovrebbe infondere ottimismo anche in chi non ha nulla a che fare con il settore dell’advertising. Questa è la notizia: nel 2021 gli investimenti pubblicitari torneranno a crescere, e anche in maniera consistente. Nei fatti, significa che le aziende avranno di che investire e che, in base al loro sentiment, la ripresa dell’economia è alle porte. Da sempre, infatti, il mercato pubblicitario rispecchia il mercato dei consumi reali: in questo caso, quindi, si tratta di una buona notizia. I dati dimostrano che la fiducia in un futuro migliore e ormai vicinissimo è in ripresa presso le imprese del nostro paese. A tracciare le previsioni di quello che sarà il mercato pubblicitario italiano per l’anno in corso è l’Upa, l’associazione delle più importanti aziende che investono in pubblicità e in comunicazione in Italia.

Investimenti a +4%, in linea con il Pil

L’associazione stima che il 2021 possa chiudersi con una crescita degli investimenti pubblicitari del 4%, in linea con le aspettative di recupero del Pil. Il dato emerge dalla tradizionale survey effettuata in questi giorni tra gli associati, da cui emerge una ripresa della fiducia da parte degli investitori, pur a fronte di una situazione complessiva non priva di incertezze. Tuttavia, nonostante le ombre, ci sono ampi spiragli di luce all’orizzonte: non accadeva da tempo.

“La pubblicità anticipa le tendenze del mercato”

Se la crescita degli investimenti sarà confermata, quest’anno si assisterà a un parziale recupero della contrazione (-11%) registrata nel 2020 a causa della pandemia. “Dalla nostra survey emerge la volontà delle imprese italiane di continuare a investire in comunicazione per valorizzare le nostre marche”, ha dichiarato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa. “La previsione di crescita degli investimenti pubblicitari è un segnale positivo poiché, se confermata, potrà senz’altro stimolare la ripresa economica complessiva del Paese. La pubblicità – ha poi aggiunto Sassoli – ha storicamente anticipato le tendenze del mercato, soprattutto sul lato dei consumi, che hanno segnato nel 2020 una decisa contrazione e che, grazie all’auspicata riduzione dei contagi, potranno tornare a crescere. Molto dipenderà, a questo, punto dalla velocità del programma di vaccinazione, vera priorità del Paese”. Insomma, se tutto andrà come deve andare – soprattutto per quanto riguarda il piano vaccinale – le ragioni per essere ottimisti non mancano di certo.

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