Occhio alle truffe diffuse attraverso TikTok e Instagram

Sono diverse le truffe che si nascondono nei social media più amati dai giovanissimi, come TiokTok e Instagram. A lanciare l’allarme è Avast, colosso della sicurezza digitale, che ha identificato almeno sette applicazioni che possono trarre in inganno e frodare gli utenti. In particolare, si tratta di app capaci di camuffarsi da giochi, sfondi o download di musica, ma che in realtà fanno pubblicità indesiderata o addebiti fraudolenti. Le truffe sono state individuate sia nei sistemi iOS sia Android. Quello che è particolarmente grave, sottolineano gli esperti, è la promozione di queste app tramite profili dedicati su TikTok e Instagram, piattaforme di social media popolari tra un target molto giovane di bambini e pre adolescenti, che potrebbero non riconoscere alcuni campanelli di allarme che riguardano le app truffa e quindi cadere più facilmente in inganno.

Un business da oltre 500.000 dollari

Come hanno riscontrato i ricercatori, queste app sono state scaricate più di 2.400.000 volte e hanno fruttato ai truffatori più di 500.000 dollari. Alcune delle app sono HiddenAds, un tipo di trojan che si traveste da “applicazione” sicura e utile e che invece monopolizza lo smartphone con annunci continui e indesiderati. Si tratta di applicazione davvero “furbe”, dato che riescono a nascondere la propria icona sul dispositivo, rendendo difficile per gli utenti identificare l’origine degli annunci.

Come difendersi?

Anche se le app malevoli sono insidiose, ci sono delle regole per potersi difendere dalle truffe. In prima battuta, occorre leggere con attenzione le recensioni: le app di adware possono essere difficili da riconoscere, poiché sono spesso camuffate da app di intrattenimento che propongono ad esempio giochi e suonerie. Come riporta Askanews, i segni che un’app potrebbe essere una truffa includono valutazioni basse e recensioni negative. Bisognerebbe poi stare attenti al caso contrario, quando invece le recensioni sono scarse, ma dal tono eccessivamente entusiastico: anche qui, c’è il sospetto di inganno. Infine, un criterio di valutazione è legato ai prezzi: gli utenti dovrebbero valutare ciò per cui stanno pagando e se il prezzo di un’app ha senso considerando ciò che offre. Molte di queste applicazioni fraudolente infatti offrono funzionalità di base o non realistiche a prezzi troppo elevati, posto che giochi e funzionalità come queste sono spesso offerte gratuitamente da altri sviluppatori. Naturalmente (anche se non lo facciamo quasi mai…) andrebbero controllate le autorizzazioni: prima di scaricare le app, gli utenti dovrebbero verificare le autorizzazioni richieste e valutare se hanno senso per il corretto funzionamento dell’app stessa. Insomma, se l’inganno è “furbo”, gli utenti devono esserlo di più e sapersi proteggere.

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