Mutui e prestiti per famiglie e Pmi, le misure in campo per il coronavirus,

Il decreto legge del Governo di marzo ha messo in campo una vasta serie di strumenti e di pacchetti per rendere un po’ più leggera l’emergenza da parte di imprese e famiglie. Si tratta di molteplici interventi per garantire liquidità a chi si trova in difficoltà a causa del coronavirus. La manovra, che include azioni per quanto riguarda i mutui prima casa, moratoria sui prestiti, garanzie per le banche che finanziano imprese; incentivi alle imprese bancarie e industriali per cedere i crediti deteriorati; rafforzamento dei Confidi; garanzie per le regioni che effettuano acquisti da fornitori esteri ha un valore di 4,8 miliardi di euro. Valore che, in base alle stime, dovrebbe produrre un ‘effetto volano’ pari a circa 350 miliardi. Ecco, come riporta l’agenzia Adnkronos, le principali novità.

Mutui prima casa

Per questa tipologia di cittadini, il decreto estende il fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa allargandolo con una nuova causale valida per la richiesta di sospensione. Si tutelano così le famiglie che stanno pagando la loro prima abitazione e che possono essere in difficoltà a sostenere le spese per gli effetti dell’emergenza.

Interventi per le piccole e medie aziende

Per le Pmi, che rischiano di essere colpite pesantemente dal blocco delle attività, gli interventi principali sono due, la moratoria e il Fondo Pmi. Nel primo caso, le micro, piccole e medie imprese potranno beneficiare di una moratoria su un volume complessivo di prestiti stimato in circa 220 miliardi di euro. Vengono congelate fino al 30 settembre le linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su titoli di credito, scadenze di prestiti a breve e rate di prestiti e canoni in scadenza. Il Fondo centrale di garanzia per le Pmi viene invece incrementato di un miliardo di euro, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti. Vengono inoltre introdotte delle modifiche che semplificano l’accesso al credito come: la gratuità della garanzia, con la sospensione dell’obbligo di versamento delle previste commissioni per l’accesso al Fondo stesso; l’ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito; l’allungamento automatico della garanzia in caso di moratoria o sospensione del finanziamento per l’emergenza coronavirus; facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali; estensione dell’impiego delle risorse del Fondo. C’è poi anche un’ulteriore azione a favore delle piccole imprese: attraverso misure di semplificazione, viene rafforzato il Consorzio di garanzia dei fidi per le microimprese.

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