Italiani, popolo di sognatori e di… incerti

Il futuro fa paura agli italiano, che manifestano una crescente sensazione di incertezza. Ben il 69% dei nostri connazionali si trova a convivere con questo sentimento – l’incertezza rispetto al futuro, appunto – mentre un considerevole 17% si dichiara pessimista e solo un 14% è ottimista sul domani. E’ quanto emerge dai dati del Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.

Nuvole e qualche schiarita nel sentiment dei cittadini

Oggi il 69% degli italiani è convinto che la mobilità sociale è bloccata. Il 63% degli operai crede che in futuro resterà fermo nella condizione socio-economica attuale, perché è difficile salire nella scala sociale. Il 64% degli imprenditori e dei liberi professionisti teme invece la scivolata in basso. Infine, gli italiani hanno dovuto rinunciare perfino ai due pilastri storici della sicurezza familiare, il mattone e i Bot, di fronte a un mercato immobiliare senza più le garanzie di rivalutazione di una volta e a titoli di Stato dai rendimenti infinitesimali. Sono questi i motivi, unitamente alla rarefazione della rete di protezione di un sistema di welfare pubblico,

Stratagemmi individuali per difendersi dalla scomparsa del futuro

Sempre in merito al futuro, secondo il 74% nei degli intervistati nei prossimi anni l’economia continuerà a oscillare tra mini-crescita e stagnazione, e il 26% è sicuro che è in arrivo una nuova recessione. Di contro, non si è fermata la corsa alla liquidità: +33,6% di contante e depositi bancari nel decennio 2008-2018 (contro il -0,4% delle attività finanziarie complessive delle famiglie). È il segno di un legame profondo con il contante che rinvia alle sue valenze psicologiche, oltre che funzionali. Il 44,8% degli italiani prevede un futuro sereno per la propria famiglia, mentre la percentuale scende al 21,5% con riferimento al destino del Paese. Secondo gli italiani si dovrebbero favorire gli investimenti privati con incentivi e sgravi fiscali per le imprese (64,9%), ridurre degli impedimenti burocratici (17,2%), rafforzare degli investimenti pubblici (17,9%).

Uno Stato d’ansia
Nel corso dell’anno, il 74% degli italiani si è sentito molto stressato per questioni familiari, per il lavoro o senza un motivo preciso. E secondo il 69% l’Italia è ormai un Paese in stato d’ansia (il dato sale al 76% tra chi appartiene al ceto popolare). E’ quanto si legge nel Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. Lo dimostra anche il consumo di ansiolitici e sedativi, aumentato del 23%, e il fatto  che il 75% degli italiani non si fida più degli altri. Questo perché  il 49% ha subito nel corso dell’anno una prepotenza in un luogo pubblico (insulti, spintoni), il 44% si sente insicuro nelle vie che frequenta abitualmente, il 26% ha litigato con qualcuno per strada.

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