Il mercato dell’Intelligenza Artificiale cresce in Italia: vale 300 milioni di euro

Ha segnato un balzo del +15% rispetto al 2019 e oggi vale 300 milioni di euro: è il mercato dell’Artificial Intelligence in Italia, come rivela l’ultima ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano. In particolare, emerge che questo specifico settore ha retto bene all’ondata del Covid-19, come sottolinea Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence:”La crisi sanitaria non ha fermato l’innovazione e la crescita del mercato dell’Artificial Intelligence, ma ne ha sicuramente orientato l’attenzione su alcune tipologie di progetti, accelerando ad esempio le iniziative di Forecasting (stima della domanda), Anomaly Detection (individuazione di frodi online), Object Detection (come il riconoscimento dei DPI nelle immagini) e ancora di più di Chatbot e i Virtual Assistant, spinti dallo spostamento online della relazione col cliente. È aumentata anche la maturità delle imprese, con una forte crescita dei progetti pienamente operativi”.

Progetti e investimenti

Il mercato dell’Artificial Intelligence può contare soprattutto sui software, su cui si concentra il 62% della spesa, guidata dalla vendita di licenze di software commerciali e dallo sviluppo di software o algoritmi personalizzati. I servizi coprono il restante 38% del mercato e sono rappresentati principalmente da system integration e consulenza, mentre gli investimenti in hardware sono ancora marginali. I progetti di AI che attirano più investimenti sono gli algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Intelligent Data Processing), che coprono il 33% della spesa (+15%). Seguono le soluzioni per l’interpretazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing) con il 18% del mercato (+9%), gli algoritmi per suggerire ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (Recommendation System) con un’incidenza del 18% (+15%) e le soluzioni con cui l’AI automatizza alcune attività di un progetto e ne governa le varie fasi (Intelligent Robotic Process Automation), che valgono l’11% della spesa (+15%). Il restante 20% del mercato è suddiviso equamente fra Chatbot e Virtual Assistant (10%), che sono i progetti con la crescita più significativa (+28%), e le iniziative di Computer Vision (10%, +15%), che analizzano il contenuto di un’immagine in contesti come la sorveglianza in luoghi pubblici o il monitoraggio di una linea di produzione. Il settore più attivo come investimenti in soluzioni di AI è la finanza (23%), seguita da energia-utility (14%), manifattura (13%), telco e media (12%) e assicurazioni (11%.

L’AI nelle imprese italiane

In base ai dati dell’Osservatorio, oltre la metà delle 235 imprese medio-grandi analizzate ha attivato almeno un progetto di AI nel corso del 2020. Tuttavia, ci sono divari sostanziali fra le aziende più grandi, dove queste iniziative sono presenti nel 61% dei casi e si concentrano sulla crescita organizzativa e culturale e sulla valorizzazione dei dati e lo sviluppo di algoritmi, e le medie aziende, che appaiono ancora poco mature e hanno progetti attivi solo nel 21% dei casi. Il 91% del campione ha un giudizio positivo sulle iniziative di AI, con risultati sopra (45%) o in linea (46%) con le aspettative, solo il 9% sperava in risultati migliori.

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