Il futuro del panorama Video e TV

La smart TV ora è il principale canale di fruizione dei servizi streaming, e se il mobile è un mezzo consolidato e dominante per molte attività, quando si tratta di far uso di contenuti di lunga durata vengono prediletti device con uno schermo migliore. Secondo la ricerca The Future Viewing Experience di Kantar, l’era degli apparecchi STB (set-top box) sta volgendo al termine, mentre si è ufficialmente aperta la battaglia tra le differenti connected TV (CTV), dispositivi che consentono alla tv di connettersi a Internet per visualizzare contenuti video in streaming. 

I brand media globali mirano al pieno controllo della supply chain

Sempre secondo lo studio, il prossimo futuro verrà determinato da un’integrazione verticale significativa, considerando la ricerca dei media owner di controllare l’intera supply chain, dalla produzione di contenuti alla loro diffusione in casa. Questa tendenza potrebbe però portare a limitare i contenuti disponibili. Le aziende del settore media stanno cercando di ottenere un ritorno dai loro importanti investimenti promuovendo il franchising e capitalizzando fan base globali e locali. La globalizzazione, il desiderio da parte dell’audience, soprattutto i più giovani, di conoscere nuove culture e fruire di contenuti multimediali con sottotitoli inaugurano una nuova era in cui i contenuti locali possono diventare globali.

La produzione indipendente e locale rimane vitale

Dal momento che la ‘massa critica’ per un servizio globale non potrà essere raggiunta se non da alcuni selezionati operatori big, la produzione indipendente rimarrà fondamentale. Gli attori più piccoli del mercato troveranno utile collaborare con altri per competere efficacemente. Quanto agli apparecchi STB stanno cadendo in disuso. I servizi di streaming adottano un approccio più ispirato alle emittenti per quanto riguarda la messa in onda/streaming di contenuti originali di punta, contribuendo a stimolare l’interesse e a prolungare gli abbonamenti. Questa tendenza vede i servizi SVOD allontanarsi sempre più dalle strategie di rilascio ‘tutto in una volta’, e sta perfino portando a rivalutare il ruolo dei canali lineari per favorire la scoperta di contenuti.

Una minaccia per la pubblicità targhettizzata

Il mercato dei video sta entrando in una nuova era caratterizzata da modelli ibridi, riferisce Adnkronos, con molti servizi SVOD e BVOD sia ‘ad-free’ sia ‘ad-supported’. Tuttavia, la sfida da affrontare è di non cannibalizzare le offerte principali. Questo approccio porterà velocemente a un panorama pubblicitario su due livelli, in cui coloro che potranno permettersi ambienti ad-free diventeranno sempre più difficili da raggiungere. I progressi verso una vera e propria addressability sono stati più lenti del previsto e le attuali capacità e opportunità di distribuzione sono limitate. Tuttavia, la complessità del panorama mediatico video può essere affrontata in modo efficace grazie alle smart TV, che faranno progredire l’addressability, facilitando nuove forme di pubblicità. Alla base di queste tendenze vi è il valore attribuito alla misurazione dell’audience, destinata a evolversi in linea con i cambiamenti del mercato.

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