Il Coronavirus “attacca” in rete: le minacce informatiche nascoste dietro questo temi

Sui giornali, sui social, in TV e alla radio si parla quasi esclusivamente del Coronavirus, il virus cinese che sta spaventando il mondo. E, visto che tutti cercano informazioni in merito, quale posto migliore di Internet per reperire dati e notizie? Attenzione, però: i criminali informatici – evidentemente sempre sul “pezzo” – stanno utilizzando contenuti relativi al Coronavirus per trarre profitto dagli utenti meno attenti. Ad affermarlo è una recente ricerca di Kaspersky che, in una sola settimana, ha scovato ben  32 file dannosi diffusi come documenti legati al Coronavirus. In particolare gli analisti hanno riscontrato email di spam che propongono maschere filtranti antismog affermando che sono in grado di proteggere gli utenti dal virus e da altre infezioni trasmesse per via aerea.

Fare leva sui timori

Gli esperti di Kaspersky hanno trovato queste mail di spam che offrono maschere capaci di proteggere dal virus con “un’efficacia del 99.99%”. Quando un utente sprovveduto e incuriosito riceve questo messaggio, è invitato a cliccare su un link all’interno della mail. In questo modo viene reindirizzato a una pagina di destinazione che contiene delle offerte relative a queste maschere e invita l’utente a fornire i dettagli della propria carta di credito per effettuare l’acquisto. Poiché il sito web che ospita l’URL non è collegato al prodotto pubblicizzato, “esiste un’alta probabilità che l’utente non riceva l’ordine, perda il denaro speso o in alcuni casi riceva un prodotto che non garantisce le funzionalità presentate” dicono dalla società di sicurezza.

Attenzione anche ad alcuni documenti

Nei giorni scorsi, le tecnologie di rilevamento di Kaspersky avevano anche messo in luce dei file dannosi che si presentavano come documenti legati al Coronavirus, malattia virale sotto i riflettori in queste settimane che, a causa della sua natura pericolosa, sta occupando le prime pagine dei media. I file dannosi scoperti si presentavano sotto forma di file pdf, mp4 e docx. Al contrario di quanto realmente contenuto nei file, il nome dato ai documenti suggeriva che si trattasse di istruzioni video su come proteggersi dal virus, di aggiornamenti sulla minaccia e persino di procedure di rilevamento del virus. Attenzione, però: “questi file contengono una serie di minacce tra cui Trojan e worm, in grado di distruggere, bloccare, modificare o copiare i dati, oltre che di interferire con il funzionamento dei computer o delle reti. Se non si dispone di una soluzione di sicurezza informatica, cliccando sul link verrà scaricato ed eseguito sul dispositivo un malware” avverto gli esperti. Quindi, attenzione non solo a lavarsi le mani per proteggersi dai contagi, ma anche agli attacchi informatici!

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