Consumatori e imprese, a fine anno sale la fiducia

Il 2019 si chiude con qualche spiraglio di ottimismo da parte di cittadini e imprenditori. In base ai dati raccolti a dicembre 2019, l’Istat stima un miglioramento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 108,6 a 110,8) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese ( da 99,2 a 100,7). L’aspetto più positivo dell’analisi è che tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori mostrano miglioramenti: il clima economico registra un incremento da 116,5 a 120,7, il clima personale cresce da 105,8 a 106,8, il clima corrente aumenta da 106,8 a 108,8 e il clima futuro passa da 110,2 a 112,2. Con riferimento ai consumatori, l’indice di fiducia recupera parzialmente la caduta dello scorso mese riportandosi leggermente al di sotto del livello raggiunto a ottobre 2019. La dinamica positiva dell’indice è condizionata da opinioni sulla situazione economica dell’Italia e da giudizi sulla situazione personale in deciso miglioramento. Dal lato dei consumatori si tratta di una risalita dell’indice dopo due segni meno consecutivi, per le imprese si tratta del secondo segno più consecutivo che permette all’indice di ritrovare i livelli massimi dallo scorso luglio, quando si arrivò a quota 101.

Ottimismo anche per le imprese

Per quanto riguarda le imprese, in tutti i settori i giudizi sul livello degli ordini e della domanda sono in miglioramento, mentre gli imprenditori sono più cauti per quanto riguarda le relative attese che sono in aumento con decisione soprattutto nelle costruzioni e nei servizi. Sempre in merito al mondo delle imprese,  l’indice di fiducia mostra segnali di lieve miglioramento nel settore manifatturiero (da 99,0 a 99,1), mentre i settori nei quali la crescita è più sostenuta sono le costruzioni (da 137,1 a 140,1), i servizi (da 99,7 a 102,2) e il commercio al dettaglio (da 108,3 a 110,9).

I settori che vedono “rosa”

Più in particolare, nell’industria manifatturiera da un lato migliorano i giudizi sugli ordini, dall’altro peggiorano sia i giudizi sulle scorte di prodotti finiti sia le attese di produzione. Nelle costruzioni, l’evoluzione positiva dell’indice è trainata dal miglioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sull’occupazione. Per quanto concerne i servizi di mercato, l’incremento dell’indice riflette una dinamica positiva di tutte le componenti; nel commercio al dettaglio si assiste ad un deciso miglioramento dei giudizi sulle vendite e sulle scorte di magazzino a cui si uniscono attese sulle vendite in diminuzione. Tra i circuiti distributivi analizzati, si segnala che l’aumento della fiducia è diffuso prevalentemente alla grande distribuzione. Per il commercio al dettaglio si tratta del livello massimo da due anni.

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