Agroalimentare: nel 2021 registrati quasi 4.000 nuovi domini

Lo rende noto Registro .it, l’anagrafe del web a targa italiana, nonché organo dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr (Cnr-Iit): sono quasi 4mila i nuovi domini .it legati al settore dell’agroalimentare registrati nel 2021. E nel 2022, tra gennaio, febbraio e marzo sono stati registrati finora 4.680 nuovi siti in questo settore. Dal 2016 Registro .it, in collaborazione con il dipartimento di informatica dell’Università di Pisa e Infocamere, ha istituito ‘Fine’, un osservatorio permanente per analizzare la diffusione di internet tra i vari settori appartenenti all’agroalimentare e studiare la loro diffusione.

Ristorazione (41,94%), farinacei (12%) e vino (10,17%) sul podio 

Secondo Registro .it, i nuovi siti con dominio .it legati al food nati nel corso del 2021 sono esattamente 3834. Di questi, quasi il 41,94% appartiene al settore della ristorazione, il 12% ai farinacei e il 10,17% al vino. A questi seguono i settori cosiddetti ‘altro agro’, come caccia, cattura di animali, silvicoltura e utilizzo di aree forestali, con una quota pari al 9,05%, il comparto agriturismo, con il 5,63% dei domini, e quello coltivazioni, con il 4,90%. Una situazione simile si riscontra anche su base totale: dei 101.605 siti .it registrati finora da Registro .it il 37,8% appartiene sempre al settore ristorazione, il 12,3% al settore vino, e l’11,3% a settore farinacei.

Dal 2016 a oggi +8,4% di registrazioni, circa 8000 in più 

Oltre alle prime tre voci, seguono, entrambi con una quota dell’8,3%, i settori ‘altro agro’ e agriturismo. Più in generale, riporta Ansa, dall’inizio della rilevazione dell’osservatori Fine nel 2016, e al netto delle cancellazioni avvenute nel corso degli anni, Registro .it  evidenzia un incremento di circa 8mila domini registrati per i siti web .it afferenti al settore agroalimentare, pari a un aumento dell’8,4%. Al momento della rilevazione iniziale nel 2016, dei 93.730 siti registrati per l’agroalimentare il 36,1% apparteneva sempre alla categoria ristorazione, l’11,5% a quella del vino, mentre l’11,3% a quella dell’agriturismo.

Un settore fondamentale per l’economia italiana

“Quello dell’agroalimentare è un settore fondamentale per l’economia italiana – ha commentato Marco Conti, responsabile di Registro.it e direttore di Cnr-Iit – ma siamo certi che questa circostanza trovi riscontro anche sul web? È per rispondere a domande come questa che, sei anni fa, è nato Fine”.
Secondo Maurizio Martinelli, primo tecnologo di Cnr-Iit, la risposta è sì. L’Osservatorio rappresenta, infatti, “una fotografia attendibile per osservare come la situazione cambi nel corso del tempo all’interno del web agroalimentare a targa italiana”.

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