Italia, torna a cresce il numero delle partite Iva

Il 2019 si è chiuso con un deciso aumento delle richieste di partite Iva. A documentarlo è il Ministero delle Finanze, che, nel suo ultimo osservatorio riferito al quarto trimestre dell’anno passato, segnala che siano state aperte 109.016 nuove partite Iva. Rispetto all’analogo periodo del 2018, questa cifra corrisponde a un ragguardevole aumento del +5,1%.

Molto più al Nord che al Sud e nel settore del commercio

Il documento del Mef rileva poi che, riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,7% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22% al Centro e il 34,7% al Sud e Isole. In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 22,2% del totale, seguito dalle attività professionali (12,8%) e dall’agricoltura (10,5%).

Due terzi delle nuove aperture sono per persone fisiche 
”La distribuzione per natura giuridica mostra che il 65% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 27,7% da società di capitali, il 4,5% da società di persone” riporta l’osservatorio. La quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta complessivamente circa il 3% del totale delle nuove aperture. Rispetto al quarto trimestre del 2018, l’aumento complessivo è dovuto quasi esclusivamente alle persone fisiche (+7,3%), mentre le società di capitali (-0,8%), e le società di persone (-10%) registrano diminuzioni; da segnalare il considerevole aumento di aperture da parte di soggetti non residenti (+91,7%).

Istruzione e attività professionali i settori con i maggiori incrementi

Per quanto riguarda la ripartizione fra settori, le differenze percentuali rispetto allo stesso periodo del 2018 sono più significative nei comparti dell’istruzione (+21,4%), delle attività professionali (+14,5%) e delle finanziarie (+11,2%). Le flessioni, invece, riguardano l’agricoltura (-1,9%), i servizi d’informazione (-0,4%) e le attività manifatturiere (-0,3%).

Cresce il numero dei “grandi” che apre Partita Iva

Se è vero che il 42,5% di aperture di nuove Partite Iva è stato richiesto da persone giovani, ovvero fino ai 35 anni di età, sorprende anche il dato – 33,1% – di nuove aperture a opera di soggetti dai 36 ai 50 anni. E proprio in quest’ultima fascia si segnalano gli aumenti maggiori rispetto al quarto trimestre 2018: +39,7%. Stabile invece il dato relativo alla ripartizione di genere di chiede la partite Iva: riferita alle persone fisiche, l’analisi mostra che il 63% delle aperture è stata operata da maschi (dato stabile rispetto allo stesso trimestre del 2018).

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