Il 62,5% degli italiani è pessimista sul futuro

Da marzo a oggi la paura non si è attenuata, e gli italiani esprimono il loro timore paventando la possibilità che il “peggio” debba ancora arrivare, presumibilmente dopo l’estate. Il 62.5% degli italiani teme per il proprio futuro e per il proprio benessere. Un sentimento che pervade in modo netto e trasversale tutte le categorie politiche e sociali, e che è figlio dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 trasformatasi, nel corso dei mesi, in emergenza economica. È quanto risulta da un sondaggio di Euromedia Research per l’agenzia di stampa Italpress, diffuso a fine giugno 2020. Secondo lo studio, il 52.2% degli italiani teme che in autunno la situazione economica precipiterà in gravi e grandi crisi occupazionali, mentre il 36.6% immagina una lenta ripresa del nostro sistema economico pur tra problemi e fattori di criticità.

Una spaccatura evidente nell’elettorato italiano

Solo il 4.1% del campione manifesta ottimismo, intravedendo una piena ripresa delle nostre attività. In questo caso appare evidente una spaccatura nell’elettorato italiano. Gli elettori delle forze che sostengono il Governo Conte si dicono infatti convinti, o quanto meno speranzosi, che l’autunno non condurrà a un disastro economico, mentre gli elettori appartenenti alle forze di opposizione, e in modo particolare all’area di centrodestra, mostrano tutto il loro pessimismo e scetticismo circa i rischi di natura economica, che giungeranno a colpire imprese e lavoratori nei prossimi mesi.

Un italiano su due non crede che i consumi siano in ripresa

A conferma del sentimento dominante tra molte fasce della popolazione, sempre secondo il sondaggio, un italiano su due non crede che i consumi, in questa fase di post-lockdown, siano in ripresa, contro il 38.4% del campione, che al contrario, intravede un raggio di luce nella domanda di beni. Anche in questo caso sono gli elettori di centrodestra a denunciare il deficit di consumi, mentre l’elettorato che sostiene la maggioranza di Governo, pur dividendosi nel merito, è più ottimista rispetto alla modalità e alle esperienze di acquisti dei cittadini.

Nelle intenzioni di voto il centrodestra è in vantaggio rispetto ai partiti di Governo

Nelle intenzioni di voto registrate a giugno, la compagine di centrodestra, seppur in leggera contrazione, si dimostra quindi ancora in vantaggio rispetto ai partiti di Governo. La situazione, in ogni caso, disegna un’opposizione con la Lega ancora primo partito e Fratelli d’Italia “statico” dopo l’importante crescita dei mesi scorsi. PD e M5S si confrontano per la seconda posizione del ranking del voto col partito di centrosinistra ancora in vantaggio sul pentastellato. Ma, si sa, in politica tutto può cambiare velocemente.

Fai scoprire il nostro blog!